FESI 2020: non sarà pagato a luglio ai neo promossi Luogotente.

L’errore non paga, ci verrebbe da dire in prima battuta. Si perché sembra proprio una vicenda dove l’errore di qualcuno, o di un sistema poco flessibile danneggi solo quei militari neo promossi che dovevano percepire il FESI come tutti gli altri e invece non riceveranno il pagamento a luglio.

Del pagamento del FESI se ne parla sempre tanto, arriva ogni anno l’estate e con essa, ogni mese di giugno diventa un periodo di ricerca e conferma sul su date e importo di pagamento del FESI (Fondo Efficienza per i Servizi Istituzionali).

Ma cosa è successo con il FESI 2020?

Tanti si saranno accorti che da qualche giorno sul portale NoiPa, sezione consultazione pagamenti, è comparsa l’emissione di pagamento relativa appunto al FESI.

Di recente, tra l’altro i vari alti comandi avevano anche diffuso una nota in cui comunicavano e chiarivano le modalità del pagamento del FESI 2020, e come l’anno precedente, in due ratei suddivisi nelle quantità del 70% al primo pagamento ed il 30% al secondo pagamento.

Tutti felici insomma? Invece no!

Perché molti sottufficiali hanno avuto l’amara sorpresa di non vedere la somma in pagamento come tutti gli altri loro colleghi.

Infatti, ad inizio del mese di Luglio, il CUSI (Centro Unico Stipendiale Interforze) ha inviato due differenti comunicazioni al personale gestito. Nella prima comunicazione l’indicazione delle modalità di pagamento del FESI 2020, mentre nella seconda comunicazione, indirizzata solo ai pochi sfortunati, specificava che a causa di anomalie sui propri dati inseriti nei sistemi, il pagamento del FESI 2020 non sarebbe stato effettuato nei tempi indicati, ma solo a seguito di ulteriori verifiche.

Una comunicazione che lasciava comunque sperare nel ritardo di qualche giorno, però dalle notizie trapelate, invece è emerso che la problematica è più importante di quanto si pensi.

Pare, ma ancora da confermare, che tutto derivi dalle recenti promozioni di grado. Ovvero a seguito degli avanzamenti, le due banche dati non risultano allineate, se per gli amministrativi degli enti, tutto il personale che di recente ha avuto la promozione al grado successivo, risulta inserito con il nuovo grado,  al CUSI invece questi militari sono ancora gestiti con il grado precedente alla promozione.

Purtroppo questa anomalia di gestione dei dati, porta inevitabilmente a dei ritardi nei pagamenti del FESI a tutto il personale la cui anagrafica amministrativa non è allineata tra le varie banche dati.

Quindi, per loro il pagamento del FESI potrebbe anche slittare di qualche mese, di certo se i responsabili competenti delle Forze Armate non interverranno con estrema rapidità questa tempistica non risulterà dubbia ma certa.

Al contrario, un intervento immediato dei Vertici consentirebbe il pagamento del FESI e quindi sanerebbe la disparità di trattamento economico venutasi a creare tra coloro che hanno subito il blocco del FESI e tutti gli altri che percepiranno l’indennità.

Una soluzione la vogliamo suggerire, anche se ragioniamo ignorando i meccanismi di calcolo delle competenze stipendiali, cioè potrebbe essere effettuato il pagamento del primo rateo con il calcoli relativi al grado pre promozione, e successivamente il pagamento del secondo rateo con i calcoli fatti con il grado post promozione e con l’eventuale conguaglio del totale dell’indennità da percepire.

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