Roma, 29 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Troncone – La tragedia di quel giorno domenica 28 agosto 1988. Seguiamo. – Chiunque abbia nel cuore i valori di professionalità e di abnegazione dell’Aeronautica Militare o che abbia la passione del volo non può non ricordare quella maledetta domenica 28 agosto 1988.
Idem dicasi per chi si sente italiano solo di domenica, perché quell’incidente aereo ha legato in un’unica eterna sorte di tragico dolore semplici appassionati e piloti militari fra i migliori del mondo.
Doveva essere un pomeriggio di svago e di orgoglio nazionale per i nostri compatrioti residenti in Germania, invece 3 fra i migliori Piloti Militari del mondo e 67 appassionati fra il pubblico si unirono per l’eternità in una palla di fuoco ripresa da televisioni e giornali di tutto il mondo.
La dinamica di questo che resta fra i più gravi incidenti aerei verificatisi durante un’esibizione acrobatica ci è stata ripetuta migliaia di volte e non sarebbe nostra volontà ripeterla. Tuttavia fare informazione vuol anche dire permettere a chi non ne dovesse aver mai sentito parlare prima, di avere una descrizione oggettiva e analitica.
Tutto avvenne in soli 7 secondi quando la pattuglia acrobatica italiana Frecce Tricolori si apprestava a completare la figura detta della “Cardioide”, una figura in cui i 10 Aermacchi MB339-PAN si dividevano in due formazioni minori (dette “sezioni”) durante un’ascensione verticale, per poi disegnare nel cielo di fronte al pubblico un cuore durante la fase discendente. Questa si concludeva e con un incrocio nella parte inferiore che coinvolgeva anche il solista, proveniente di fronte al pubblico. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/evidenza/editoriale/ramstein-30-anni-dopo