Roma, 04 dicembre 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La guerra tra Russia e Ucraina ebbe i primi screzi già del tempo prima, quando la Russia al tavolo dell’OCSE accusò l’Ucraina di sabotare i trattati diplomatici.
Due giorni prima dell’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina nel febbraio 2022, il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko (foto apertura a sx) ha presentato un rapporto alla Duma di Stato in relazione alla “ratifica dei trattati di amicizia, cooperazione e mutua assistenza” tra la Russia e le autoproclamate “repubbliche popolari” del Donbass. Rudenko ha accusato l’Ucraina di sabotare i negoziati all’interno del Gruppo di contatto trilaterale, composto da Russia, Ucraina e Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). L’organizzazione composta da 57 Paesi, con sede a Vienna, è in crisi a causa del veto della Russia sulle sue decisioni in vista della prossima riunione del consiglio ministeriale dell’OSCE prevista per il 30 novembre.
Rudenko in precedenza è stato rappresentante della Russia presso l’OSCE, che ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina nei primi giorni di guerra. Per tutto questo tempo, la moglie di Rudenko ha lavorato presso il segretariato generale dell’OSCE come assistente politica e amministrativa senior, il che le ha dato il diritto di partecipare a riunioni dell’OSCE di alto livello e di avere accesso a varie informazioni.
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