“Il nostro ruolo al fianco della società civile e nelle azioni di peacekeeping”: Intervista al ministro della difesa Lorenzo Guerini

Roma, 26 Nov 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Ettore Maria Colombo – Guerini: “Ritengo che, senza dubbio, le Forze armate abbiano svolto un lavoro encomiabile in tutta la fase difficile e critica della pandemia. La pandemia è solo l’ultimo degli eventi che le ha viste lavorare al fianco delle istituzioni civili. Hanno fornito uno straordinario contributo in risposta ad un evento di impatto globale, inatteso, che ha chiesto uno sforzo senza precedenti”. (Segue articolo). –  Lorenzo Guerini, prima ancora di diventare ministro della Difesa – carica che ha ricoperto già nel governo Conte bis (2019-2021) e che ricopre nell’attuale esecutivo guidato da Draghi dal febbraio 2021 – è stato uomo di partito e, anche, un totus politicus.

Classe 1966, laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi in storia delle Dottrine Politiche, allievo del professor Gianfranco Miglio e della sua (rigida e impietosa) scuola, dove chi scrive lo ha incontrato e conosciuto.

Ha militato nella Dc, nel PPI e poi nella Margherita, fino all’ingresso nel Pd, partito di cui è stato portavoce, coordinare e vicesegretario, negli anni 2013-2017, quando il segretario era Matteo Renzi. Lodigiano doc, presidente della provincia di Lodi per dieci anni (1995-2004) e sindaco di Lodi (2005-2013), in entrambi i casi eletto per un doppio mandato, sempre alla guida di larghe coalizioni di centrosinistra, è diventato deputato nella XVII e riconfermato nella XVIII legislatura.

Presidente del Copasir, l’organo di controllo sui servizi segreti, tra il 2018 e il 2019, ministro dal 2019, coordina, insieme a Luca Lotti, la corrente di ‘Base riformista’, cioè la minoranza interna Pd. Democristiano di rito ‘forlaniano’, moderato per natura e per vocazione, i compagni di partito (Pd) che vengono dal Pci-Pds-Ds li chiama ancora ‘comunisti’ per antico lignaggio e raffinato vezzo. L’articolo completo prosegue qui >>> https://luce.lanazione.it/nelle-forze-armate-non-ce-discriminazione-il-nostro-ruolo-al-fianco-della-societa-civile-e-nelle-azioni-di-peacekeeping/

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