Roma, 11 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Salvo Barbagallo – Questione migranti in tempo di pandemia che nessuna “solidarietà” possibile potrà essere in grado di risolvere. Segue. – La notizia la riporta il quotidiano “Il Corriere della Sera” nell’edizione odierna: circa 20.000 migranti sono pronti a prendere il largo dalle coste della Libia. Secondo l’autrice del servizio giornalistico, Fiorenza Sarzanini, l’allarme è stato lanciato dai Servizi Segreti italiani.
Secondo le informazioni raccolte, Fiorenza Sarzanini sostiene che Turchia e Libia potrebbero decidere di “allentare i controlli” effettuati alle loro frontiere con l’obiettivo di mettere pressione all’Unione europea per ottenere più aiuti economici.
Una vera “arma di ricatto” nelle mani del presidente turco Erdogan e del suo protetto libico a Tripoli, il capo del governo Al Sarraj. Sarebbe questo il motivo per cui, spiega la Sarzanini, l’Italia avrebbe deciso di riattivare le relazioni diplomatiche con la Libia.
La “minaccia/ricatto” non è nuova: viene posta in atto ogni qual volta si paventi una crisi, o quando una crisi si aggrava. È un gioco piuttosto noto.
Nel 2015 Germano Dottori sulla rivista “Limes” scriveva: “Il vero capolavoro il Gran Turco sembrerebbe averlo fatto giocando sui sensi di colpa dell’Occidente, attraverso la cinica manipolazione dei flusso dei profughi diretti verso l’Europa. Come mai la Turchia, che aveva assorbito dal 2011 quasi due milioni di sfollati siriani senza batter ciglio, ha improvvisamente iniziato a favorirne l’uscita massiccia?
Sarebbe stato opportuno chiedersi perché i turchi abbiano alzato le saracinesche proprio ora, ma pochi lo hanno fatto e nessuno in sede ufficiale, malgrado Ankara appartenga all’Alleanza Atlantica. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lavocedellisola.it/2020/06/allarme-007-ventimila-migranti-pronti-a-raggiungere-litalia/
Ricevi direttamente sul tuo cellulare i nostri articoli
clicca qui sotto per unirti alla comunità www.forzearmate.org