Roma, 21 Ago 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gabriele Carrer – Parigi ha confermato che, nonostante il golpe in Mali, l’operazione Barkhane proseguirà. Seguiamo. – A luglio il governo Conte aveva approvato la partecipazione di un continente militare (200 soldati, 20 mezzi e otto elicotteri) alla task force Takuba, missione europea a guida francese che si affioca all’Operazione Barkhane, anta nel 2014 per contrastare il jihadismo in Mali, Burkina Faso e Niger assieme a Mauritania e Ciad.
I Paesi di questo “G5″ sono tutte ex colonie francesi, come raccontava oggi Repubblica. Un intreccio di politica ed economia che va sotto il nome di Françafrique, “da anni criticata, innanzitutto da alleati di peso della Francia come la Germania.
Anche per questo l’Italia aveva sempre risposto di ‘no’” a un impegno al fianco delle forze francese nonostante i ripetuti inviti del governo francese.
“L’essere stati messi di fronte ai rischi di una guerra vera e maledetta, aveva sempre convinto i governi italiani a rinunciare all’impegno”, scrive Repubblica. Che aggiunge: “Salvo quello che è successo tra fine 2019 e inizio 2020, quando il governo Conte si è convinto che un appoggio alla Francia in Mali sarebbe stato utile anche per aiutare a stabilizzare la situazione in Libia”.
Ma questo golpe che effetto avrà? L’operazione Barkhane proseguirà, ha già annunciato il ministro della Difesa francese, Florence Parly, sottolineando come la missione sia stata richiesta dalle autorità maliane e autorizzata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Dall’operazione Barkhane dipendono le sorti della task force Tabuka. Serviranno giorni, forse settimane per comprendere quale sarà il destino dei militari francesi, europei e italiani in Mali. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/08/italia-francia-cosa-ce-ballo-mali-libia-parla-politi/