La Difesa nel Recovery Fund: Il punto del ministro Lorenzo Guerini

Roma, 11 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Intervenendo all’EY Capri Digital Summit, il ministro Lorenzo Guerini ha spiegato come la Difesa entrerà nel Recovery Fund. Segue. – Per cavalcare l’onda della rivoluzione digitale anche la Difesa sarà nel Recovery Fund. Parola del ministro Lorenzo Guerini, intervenuto oggi all’EY Capri Digital Summit, intervistato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.

È la sfida della digitalizzazione che “riguarda la nostra vita, la nostra economia e la realtà sociale tutta, e che incrocia in modo chiaro e preciso l’attività della Difesa”, ha detto il ministro. Proprio per questo il settore sarà coinvolto nel Recovery Plan da presentare a Bruxelles per ricevere i 209 miliardi previsti dal Next Generation Eu.

Il lavoro, ha notato Guerini, è portato avanti insieme al ministro Enzo Amendola, chiamato al difficile lavoro di sintesi sulle proposte dei vari dicasteri. Da segnalare comunque anche il contributo che per aerospazio, difesa e sicurezza arriverà dal fronte del Mise.

I PROGRAMMI ELEGGIBILI. Lato Difesa, come anticipato da Formiche.net, i programmi militari puri e tradizionali non rientreranno nei progetti che l’Italia porterà al tavolo europeo. Seguendo le linee-guida offerte da Bruxelles, ci saranno quelli rientranti in due direttive: “transizione ambientale ed ecologia, e transizione digitale”, ha spiegato Guerini.

Oltre la rivoluzione verde (che riguarda soprattutto l’uso di fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e mezzi), si punta a focalizzare l’attenzione sull’innovazione e sullo sviluppo di tecnologie di base, dall’intelligenza artificiale alla Big data analytics, fino a Internet of Things e osservazione della Terra dallo Spazio. L’articolo completo prosegue qui >>> https://formiche.net/2020/10/difesa-guerini-recovery-fund/

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