Libri: “Lo sparatore sono io!” La strage dimenticata di Fiumicino

Roma, 02 Feb 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Raffaele Vacca – Libro di Antonio Campanile, Nuccio Ferraro, Francesco Di Bartolomei. (Segue articolo). – Sono le 12.51 del 17 dicembre 1973. Nell’area transiti dell’aeroporto di Fiumicino cinque palestinesi fanno irruzione con armi ed esplosivi. I fedayyin esplodono raffiche tra la folla e prendono in ostaggio sei agenti.

Inizia la più sanguinosa strage terroristica in Italia, dopo quella di Bologna: 32 morti e 17 feriti. Un eccidio firmato “Settembre Nero”.

Antonio Campanile, ex Guardia di Pubblica Sicurezza, dopo 46 anni, racconta la sua versione: “Nessuno ne ha parlato, non so perché. Ma la Polizia ha risposto al fuoco dei palestinesi. E a sparare sono stato io”.
Fiumicino, un inferno.

Dopo l’irruzione il commando si divide in due: un gruppo si dirige verso un Boeing 707 della Pan American in partenza per Teheran e getta due bombe al fosforo nell’aereo già carico di passeggeri.

Tra le fiamme muoiono 30 persone (tra cui 4 italiani). Mentre l’aereo brucia, gli altri del commando raccolgono altri ostaggi e si impadroniscono di un aereo della Lufthansa in attesa di partire per Monaco.

“Dopo l’esplosione – racconta Campanile – sono andato nell’ufficio del comando e dall’armadietto blindato del maresciallo ho preso un Mitra MAB con quattro caricatori. Insieme ad altri due poliziotti sono salito sul terrazzo che affaccia all’interno dell’aeroporto”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.attualita.it/notizie/tematiche-etico-sociali/lo-sparatore-sono-io-la-strage-dimenticata-di-fiumicino-48862/?fbclid=IwAR0K7pIYslX36U-q8HwamTHYt67ZUGSYl1_BrhCifz6g59j8xXVUZVNP8WA

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