Messina, 15 Dic 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marina Militare – La scuola dei palombari ha condotto 120 immersioni profonde a 60 metri di profondità nell’arco temporale di pochissimi giorni. (Segue articolo). – Dal 23 novembre al 4 dicembre il porto militare di Messina è stato lo scenario subacqueo di una complessa e delicata attività formativa militare: quella delle immersioni profonde del corso palombari, fino alla quota massima di 60 metri.
La Scuola Subacquei di COMSUBIN, con sede a Le Grazie, ha scelto di valicare i confini dell’Italia peninsulare in virtù della singolare caratteristica morfologica delle acque del porto di Messina: l’immediato accesso a fondali molto profondi, così incredibilmente vicini alla terra ferma e alle banchine dell’area portuale militare, rende questo scenario abissale un ambiente addestrativo davvero unico nel suo genere.
Grazie a questo dono naturale, in cui Scilla e Cariddi ebbero, per primi, a confrontarsi nella lontana mitologia greca, la scuola dei palombari ha condotto 120 immersioni profonde a 60 metri di profondità nell’arco temporale di pochissimi giorni.
Un numero davvero elevato di immersioni considerando che di rado il mare dedica agli operatori una così duratura e benevola accoglienza e che le immersioni sono sempre attività svolte in un ambiente non naturale. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/mare/gli-allievi-palombari-di-comsubin-si-addestrano-nelle-acque-profonde-di