Migranti: Hotspot in Niger

Roma, 26 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Pasciuti – Hotspot in Niger ma serviranno molti soldi per convincere le autorità nigerine ad accettare sul loro territorio strutture gestite da personale europeo. (Segue articolo). – E’ “Niger” la parola chiave per interpretare lo scambio di interventi avvenuti sul tema degli “hotspot” e dei “centri di accoglienza” per migranti durante la conferenza stampa congiunta tra Matteo Salvini e Ahmed Maitig.

C’è una discrepanza evidente tra quanto affermato dal ministro dell’Interno italiano (“Creare degli hotspot, dei centri di accoglienza ai confini sud della Libia per evitare che Tripoli diventi un imbuto come l’Italia”) e la risposta del vicepremier del governo Sarraj (“Rifiutiamo categoricamente la presenza di qualsiasi campo per i migranti in Libia: non è consentito dalla legge libica”).

Una discrepanza che verrebbe logicamente colmata se le strutture di cui si parla il capo del Viminale venissero costruite in Niger, Paese lungo il quale transitano le carovane dei trafficanti che conducono verso Tripoli i migranti provenienti dall’Africa centro-occidentale. Un obiettivo tutt’altro che facile.

L’ipotesi circola da tempo tra le varie cancellerie d’Europa e Bruxelles. Giuseppe Conte ed Emmanuel Macron ne avevano parlato il 15 giugno, in occasione della visita del premier italiano a Parigi.

Il Paese centrafricano figura, poi, nei primi due punti della proposta che il presidente del Consiglio ha portato al vertice di Bruxelles di domenica: “Intensificare accordi e rapporti tra Unione europea e Paesi terzi da cui partono o transitano i migranti e investire in progetti. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/25/migranti-ipotesi-hotspot-in-niger-dove-nasce-la-proposta-della-costruzione-dei-centri-fuori-dai-confini-della-libia/4449944/

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