Roma, 19 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Salvatore Orrù – Utile una Guardia Costiera eruopea per il controllo degli immigrati: vediamo di seguito. – Da molti anni i migranti (economici e no) stanno tentando di guadagnare le nostre rive per toccare con mano l’Europa, il loro Eldorado.
Una sfida impegnativa per l’UE, divisa fra chi li vorrebbe ospitare e chi invece li vorrebbe ributtare in mare. Il nostro Paese ha sempre avuto, per ovvi motivi geografici, un ruolo che indubbiamente non avrebbe mai voluto avere nel tentare di governare la crisi.
L’ultimo tentativo ha preso il nome di Themis, gestita dall’agenzia dell’Unione Frontex, è stata messa in piedi lo scorso febbraio. Frontex oggi può, in situazioni di emergenza, schierare rapidamente agenti di frontiera e di guardia costiera da un pool di reazione rapida di almeno 1.500 uomini e donne. Tanti, ma non bastano.
Secondo le stime della Germania, per combattere i fenomeno ce ne vorrebbero almeno 10.000 mila.
Soprattutto di questo parleranno il premier Giuseppe Conte e Angela Merkel. Per la cancelliera, il cui governo ha problemi di tenuta (duello Cdu-Csu) è un test importante: vorrebbe capire (come molti altri in Europa) dove va l’Italia e che cosa dirà e farà nel vertice del 28-29 giugno.
La questione italiana è dunque al centro del dibattito politico europeo. La cancelliera tedesca, pur di mantenere il nostro Paese fuori dall’alleanza anti europeista e anti migranti Austria-Visegrad, parrebbe pronta a fare qualche concessione.
Del resto, in Ungheria il consenso di Orban sommato a quello di Jobbik, che unioneuropeista non è, potrebbe arrivare al 65%. L’articolo completo prosegue qui >>> http://notizie.tiscali.it/esteri/articoli/merkel-conte-migranti/