Milano: Mamma e poliziotta sotto copertura, la cacciatrice di pedofili

Milano, 22 Gen 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Annamaria Lazzari – Per stanare il male si deve fingere un maschio pedofilo. (Segue articolo). – La cacciatrice di pedofili. Anna – non è il suo vero nome – è da dieci anni un’operatrice sotto copertura della Polizia Postale di Milano.

Uno dei quindici agenti della Squadra Informatica per la Tutela dei Minori che opera in Lombardia. Possiamo solo aggiungere, per tutelarne il necessario anonimato e la sicurezza, che ha 34 anni ed è madre di un bimbo piccolo.

Chi come lei combatte la pedopornografia online ha non solo il compito di setacciare foto e video di depravazione nel dark web e nelle chat, ma anche di fingere di condividere le abiezioni dei pedofili, per risalire alla loro vera identità e poterli inchiodare alle proprie responsabilità.

Fra le varie indagini a cui ha partecipato, anche l’operazione «Luna Park», la più imponente negli ultimi anni contro diffusione e detenzione di materiale pedopornografico.

Ha richiesto due anni di lavoro sotto copertura nel web. Sono state così smantellate lo scorso dicembre 16 associazioni criminali che operavano su chat di WhatsApp e Telegram: 432 i presunti pedofili individuati nel mondo, di cui 81 italiani, incluso un ottico di 71 anni che collaborava con l’università.

Definire agghiaccianti i video sequestrati – 55mila se includiamo anche le immagini – è un eufemismo: ci sono neonati vittime di torture e abusi e bambini costretti a rapporti sessuali con animali. Per stanare il male si deve fingere un maschio pedofilo. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/dark-web-1.5913708

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