Roma, 14 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Tiziano Ciocchetti – il contingente italiano dovrebbe ammontare a poco meno di 500 soldati, con 150 mezzi. (Segue articolo). – Dopo quasi un anno dalla sua programmazione sembra che il via libera, per una missione militare italiana in Niger, sia finalmente arrivato.
I mezzi di informazione ne hanno parlato poco, ma dal dicembre dello scorso anno è presente nello Stato sub sahariano il generale di brigata Antonio Maggi, con al seguito 40 militari e alloggiati in una base statunitense, per preparare l’arrivo del contingente.
Appare probabile che i tempi si siano allungati, non tanto a causa di un ripensamento di Parigi, quanto piuttosto di motivi inerenti alla dislocazione della forza italiana e il preciso ruolo che essa dovrà assumere in Niger.
Ufficialmente il contingente italiano dovrà addestrare le forze di sicurezza locali, in modo tale che possano costituire un deterrente valido nei confronti dei trafficanti ma soprattutto nei confronti dei terroristi islamici.
È noto che il confine tra Niger e Libia rappresenta il canale preferenziale attraverso cui le bande criminali trasportano i migranti verso la costa nord africana, andando ad alimentare un mercato di uomini che trova riscontro solamente nell’epoca della tratta degli schiavi.
Inoltre, nella regione, il fondamentalismo islamico si sta diffondendo rapidamente, anche grazie al gruppo terroristico boko haram, che ha la propria base operativa nella confinante Nigeria.
Come annunciato in precedenza da fonti della Difesa, il contingente italiano dovrebbe ammontare a poco meno di 500 soldati, con 150 mezzi.
Direi una cifra sovradimensionata per una missione di solo addestramento. Quindi sarebbe possibile (se non auspicabile) che i nostri soldati compissero anche operazioni offensive nei confronti di bande criminali e terroristi. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/missioni/luce-verde-la-missione-italiana-niger