Missioni estero: Afghanistan addio, il punto del generale Giorgio Battisti

Roma, 14 Lug 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Giorgio Battisti – Il Generale Battisti ha prestato servizio in Afghanistan in diverse circostanze tra il dicembre 2001 e il 2014. Segue. – In seguito agli accordi di Doha del febbraio scorso tra Stati Uniti e Talebani e all’annuncio del ritiro dei militari italiani dal paese asiatica entro la metà del 2021 il generale Giorgio Battisti fa il punto sulla missione più lunga, anche per l’Italia, della storia militare recente.

Battisti ha prestato servizio in Afghanistan in diverse circostanze tra il dicembre 2001 e il 2014: dicembre 2001 – maggio 2002, quale comandante di ITALFOR 1 (ho aperto la missione); febbraio – giugno 2003, quale comandante della missione Nibbio 1 e del contingente italiano in ISAF; luglio – dicembre 2007, quale capo di stato maggiore Supporti al comando dell’International Security Assistance Force (ISAF) gennaio 2013 – gennaio 2014, quale capo di stato maggiore del comando dell’ISAF e comandante del corpo di reaziona rapida NATO NRDC-ITA.

La notizia dell’accordo di Doha non ha avuto in Italia l’eco che avrebbero meritato, sia forse per il coronavirus e l’emergenza socio-economica che interessano il Belpaese sia per il tradizionale distacco di gran parte della politica e dei media sui temi che riguardano oggigiorno l’Afghanistan, malgrado siano ancora presenti circa 800 soldati italiani.

Il processo del ritiro del contingente è visto con apatia e indifferenza, dimenticando la perdita di 53 militari e di una cooperante italiana, oltre alla giornalista Maria Grazia Cutuli, e circa 700 feriti e mutilati, sacrificatisi per evitare che l’Afghanistan ritornasse ai tempi bui del regime talebano, come più volte sottolineato dai leader politici nazionali e internazionali. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2020/07/afghanistan-addio/

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