NATO: il fianco sud critico, minacce alla sicurezza zona euro-atlantico

Roma, 7 maggio 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – In ambito geopolitico, è stata evidenziata una criticità nella zona euro atlantica, definita fianco sud a cui serve porre particolare attenzione per le minacce alla stabilità e sicurezza dell’area.

il nodo centrale della discussione aperta dalla riunione del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente (Gsm) dell’Assemblea parlamentare della Nato, ospitata a Roma dalla delegazione italiana presieduta dall’onorevole Lorenzo Cesa, concentrato sulle instabilità che caratterizzano la regione del Mediterraneo allargato e sulle sue implicazioni sulla sicurezza dello spazio euro-atlantico. Ed è stato proprio il presidente Cesa, nell’aprire i lavori della riunione, che ha sottolineato come la regione “in passato, nel corso della Guerra fredda, è stata caratterizzata da una certa marginalità all’interno della Nato. Oggi, invece, è passato a essere centrale alla luce dell’evoluzione degli equilibri geopolitici globali”. “Affrontare le sfide richiede una comprensione migliore della situazione” ha sottolineato il portavoce del Gruppo speciale, Fernando Gutierrez, indicando come Russia, Cina e Iran pongano “una sfida all’ordine internazionale”. Il ruolo dell’Assemblea della Nato, e in particolare del Gruppo speciale, è quello di essere “un forum per discutere tra Paesi Nato e Paesi del Mediterraneo, con l’ambizione di ampliare la partnership anche oltre, al Medio Oriente e all’Africa subsahariana”.

Mediterraneo, regione geostrategica

Come registrato dal presidente della delegazione italiana all’Assemblea, la regione è oggi caratterizzata da un arco di instabilità “L’evoluzione delle minacce nella regione mediterranea è qualcosa che siamo chiamati ad affrontare tutti insieme, dove le crisi si influenzano a vicenda”. Per Cesa, la Nato riconosce il Mediterraneo quale “regione geostrategica e geopolitica” a partire dagli anni Novanta, “soprattutto su iniziativa italiana”. Un primato confermato anche dal vice presidente dell’Assemblea parlamentare della Nato, il portoghese Marcos Perestrello De Vasconcellos, che ha confermato come l’Italia contribuisca “a tutte le priorità-chiave dell’Alleanza” e sia “leader nella promozione della collaborazione regionale mediterranea”. Nel 1994, infatti, è stato avviato dalla Nato il progetto del Dialogo mediterraneo, seguito dieci anni dall’Iniziativa di cooperazione di Istanbul, avviata nel 2004. Due progetti che festeggiano quest’anno il trentesimo e ventesimo anniversario, nello stesso momento in cui la Nato celebra i suoi 75 anni.

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