Roma, 17 Lug 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Marco Ludovico – Il Viminale è contrario a un emendamento della Difesa per pagare gli straordinari dovuti ai militari impegnati. (Di seguito l’articolo). – Un litigio tutto politico. Per soli cinque milioni di euro. Destinati però ai 7mila soldati impegnati nell’operazione “Strade sicure”. Emerge ieri: se non si risolve a breve, il conflitto non finisce qui.
Il Viminale è contrario a un emendamento della Difesa per pagare gli straordinari dovuti ai militari impegnati nell’operazione. La titolare della Difesa, Elisabetta Trenta, è furibonda. La tensione con il vicepremier Matteo Salvini è alle stelle.
Vigilanza su 485 siti e obiettivi sensibili. “Strade sicure” è un’operazione sul territorio con uomini e donne dell’Esercito per compiti di ordine e sicurezza pubblica, cominciata il 4 agosto 2008 e sempre rinnovata. Coinvolge 485 siti e obiettivi sensibili.
Le 7.050 unità sono state aumentate con un decreto legge di metà giugno di altri 500 militari per le Universiadi di Napoli. E la Difesa fa i conti da un pezzo con un impegno orario dei soldati impiegati nell’operazione superiore a quello ufficiale.
Tutti i numeri dei turni non remunerati. Ogni sei mesi d’impiego in “Strade sicure” i militari accumulano 140 ore in più rispetto all’orario di lavoro. E quaranta giorni di recupero per festività e giorni non lavorativi.
Per un totale di sessanta giorni lavorativi di assenza dal servizio tra recuperi di festività non usufruite e ore di straordinario non pagate. Mentre le norme prevedono un limite medio di 14,5 ore mensili di straordinario remunerato: una cifra irrealistica.
Guerra nel decreto sicurezza bis. Proprio nel provvedimento più a cuore di Matteo Salvini, il decreto sicurezza bis, si consuma lo scontro con la Trenta. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilsole24ore.com/art/piu-straordinari-soldati-e-vigili-fuoco-veti-incrociati-m5s-lega-ACYre2Y