Pensione: Ricongiunzione dei contributi più cari con il nuovo decreto

Roma, 03 maggio 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – Dopo che il governo ha emanato l’ultima disposizione relativa al taglio del cuneo fiscale, la norma prevede anche un aumento per il ricongiungimento dei contributi.

Ricongiunzione dei periodi assicurativi più salata. Il tasso di rivalutazione del montante contributivo da trasferire nella gestione accentrante non sarà più quello fisso del 4,5% l’anno ma coinciderà con il tasso di capitalizzazione dalla legge n. 335/1995 per il calcolo contributivo, cioè pari alla media quinquennale del tasso di crescita del PIL.

E’ una delle misure previdenziali contenute all’interno del decreto legge lavoro approvato in un Consiglio dei Ministri straordinario il primo maggio. La novità debutterà a partire dalle domande di ricongiunzione presentate, sia con la legge n. 29/79 che con la legge n. 45/90, dalla data di entrata in vigore del decreto legge (ancora atteso in Gazzetta Ufficiale).

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