Pietro Agen: “I militari dovrebbero abbandonare Sigonella per potenziare i voli civili”

Catania, 04 Ott 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Salvo Barbagallo – Da anni si parla di una seconda pista: tanti progetti ma il risultato è stato sempre negativo. (Di seguito l’articolo). – L’aeroporto di Catania Fontanarossa, punto nevralgico per il trasporto aereo della Sicilia Orientale (e non solo) ha i suoi limiti per la posizione territoriale in cui è collocato.

Da anni, anzi da decenni, si parla di una seconda pista: tanti progetti, qualcuno approvato anche dal ministero dei Trasporti, il risultato è stato sempre negativo. “Lo scalo etneo risente della presenza militare: da una parte la base elicotteristica di Maristaeli, dall’altra parte lo scalo militare di Sigonella, principalmente in uso alla US Navy statunitense.

Il collegamento più razionale con l’aeroporto di Fontanarossa è proprio Sigonella che potrebbe fornire la sua attuale pista”, afferma il presidente della Camera di Commercio del Sud Est, dottor Pietro Agen. “Sigonella potrebbe facilmente collegarsi con un tratto ferroviario veloce a Fontanarossa e al capoluogo, così come avviene in Europa con aeroporti poco distanti dalle città”, continua Pietro Agen.

E i militari, chiediamo? “Le guerre moderne, è ampiamente provato, si basano su strumenti che non sono più i velivoli tradizionali. Basta pensare all’utilizzo dei droni…”. Insomma, i militari, italiani e “stranieri”, dovrebbero abbandonare Sigonella. L’articolo completo prosegue qui >>> https://cataniaoggi.it/pietro-agen-fuori-i-militari-da-sigonella-per-potenziare-i-voli-civili

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