Pubblica Amministrazione: Decesso in attività di servizio

Roma, 26 Ago 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Carlos Arija Garcia – Cosa fare in caso di morte di un familiare che lavora per la Pubblica Amministrazione. (Segue articolo). – Quando un dipendente pubblico viene a mancare prima di andare in pensione, che succede con il suo trattamento di fine servizio, cioè l’equivalente del trattamento di fine rapporto del settore privato? Chi ha diritto a ricevere queste spettanze e come bisogna muoversi quando si presenta un decesso in attività di servizio?

La prestazione viene erogata dall’Inps a determinate categorie di beneficiari o agli eredi del defunto, a seconda del momento in cui avviene il decesso e/o dell’esistenza o meno di determinati familiari.

Il destinatario del trattamento, infatti, può cambiare a seconda di ciò a cui aveva diritto la persona deceduta in attività di servizio, cioè se avrebbe dovuto ricevere l’indennità di buonuscita (Ibu) oppure quella di premio servizio (Ips) perché il decesso è avvenuto prima o dopo il momento di andare in pensione. Facciamo chiarezza e vediamo cosa stabilisce l’Inps per quanto riguarda il decesso in attività di servizio.

Decesso in servizio: a cosa si ha diritto? In caso di decesso in attività di servizio del dipendente pubblico iscritto all’Inps, beneficiari o eredi del defunto hanno diritto al trattamento di fine servizio (Tfs) ovvero all’indennità di buonuscita o all’indennità premio servizio, a seconda del momento in cui è avvenuta la morte del dipendente e della natura dei destinatari.

I beneficiari, infatti, possono cambiare in base al fatto che il decesso sia avvenuto prima o dopo il collocamento a riposo del lavoratore. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.laleggepertutti.it/490868_decesso-in-attivita-di-servizio

 

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