Roma, 03 Feb 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Caris Vanghetti – I casi più diffusi alla Difesa e al Viminale. (Di seguito l’articolo). – La lotta alla corruzione nei ministeri si fa nelle forme più svariate, c’è chi si attrezza con sistemi informatici per garantire l’anonimato del segnalante, come il Ministero dello Sviluppo Economico e quelli che si affidano alla classica lettera cartacea o al massimo ad una mail, come il Ministero della Giustizia.
C’è chi usa software di ultima generazione che acquisiscono direttamente i certificati antimafia, come il dicastero della Infrastrutture, e c’è chi invece stenta a verificare se i propri dipendenti che hanno affidato appalti pubblici poi vanno a lavorare per le società che se li sono aggiudicati, come il Ministero della Difesa.
Nel 2018, secondo l’ultimo rapporto dell’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, i dipendenti ministeriali che hanno avuto problemi con la giustizia sono 970, prevalentemente per reati come corruzione, concussione e peculato, per legge tutti costoro devono essere sottoposti a procedimento disciplinare.
Il dicastero con il maggior numero di indagati è quello della Difesa con 562 dipendenti finiti sotto la lente degli investigatori, seguito da quello dell’Interno con 187 indagati, tra i quali spiccano per importanza del ruolo ricoperto, 4 unità di personale della carriera Prefettizia.
Al terzo posto dei ministeri con più indagati, c’è quello della Giustizia con 138 lavoratori finiti nel mirino della magistratura. Seguono quello delle Infrastrutture con 44, lo Sviluppo economico con 19, gli Esteri con 14, l’Economia con 3, la Salute con 2, il Lavoro con 1, mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha indagati. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lanotiziagiornale.it/report-sulla-corruzione-nei-ministeri-970-indagati-i-casi-piu-diffusi-alla-difesa-e-al-viminale/