Sentenza della Corte dei Conti su pensione Forze Armate

Roma, 13 Ott 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Simone Micocci – La Corte dei Conti ha accolto il ricorso di un ex Colonnello della Guardia di Finanza che ha chiesto il ricalcolo della pensione tenendo conto degli scatti stipendiali non riconosciuti nel 2011-2015. (Di seguito l’articolo). – Importante sentenza della Corte dei Conti in merito al calcolo della pensione per le Forze Armate; i giudici della Sezione giurisdizionale della Regione Calabria hanno accolto il ricorso presentato da un ex colonnello della Guardia di Finanza, il quale ha chiesto – e ottenuto – il riconoscimento, ai fini pensionistici, degli scatti stipendiali maturati dal 2011 al 2015, periodo del blocco contrattuale.

Come svelato da Pensionioggi.it, la Corte dei Conti accogliendo il ricorso ha precisato che il blocco degli incrementi stipendiali automatici – stabilito dall’articolo 9, comma XXI, del decreto legge 78/2010, poi convertito con legge 122/2010 – non può riflettersi sul calcolo dell’assegno previdenziale.

La vicenda. L’ex Colonnello delle Fiamme Gialle, il quale ha cessato il servizio proprio nel periodo del blocco del contratto, ha chiesto alla Corte dei Conti il riconoscimento degli aumenti stipendiali e delle progressioni di carriera che sarebbero dovute avvenire qualora il contratto fosse stato rinnovato.

Secondo la tesi difensiva dell’ex Colonnello delle Fiamme Gialle, accolta dalla Corte dei Conti, non è corretto che la pensione fosse stata calcolata tenendo conto di stipendi percepiti nel 2010, ossia su una base economica inferiore all’anzianità giuridicamente rivestita al momento del collocamento in congedo…L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.forzeitaliane.it/pensione-Forze-Armate-non-si-tiene-conto-blocco-contratto

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