Roma, 04 Feb 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Andrea Leccese – Silvano Filippi, segretario nazionale del Siulp: “Come negli anni Settanta anche oggi sono evidenti le “resistenze conservatrici” alla democratizzazione delle organizzazioni militari”. (Segue articolo). – Il 16 gennaio, alla libreria Odradek di Roma, Michele Di Giorgio, ricercatore all’Università di Pisa, ha presentato il suo saggio Per una polizia nuova (Viella, 2019), che ripercorre tutta la storia del movimento per la riforma della Pubblica Sicurezza, dal 1969 fino al 1981.
Tra il pubblico c’era anche Angela Fedeli, vedova di Franco Fedeli, quel partigiano e giornalista che tanto aveva contribuito alla causa dei poliziotti quando era direttore delle riviste Ordine Pubblico e Polizia e Democrazia.
A introdurre l’incontro c’era Silvano Filippi, segretario nazionale del Siulp, cioè proprio di quel sindacato che nacque a Roma il 4 maggio del 1980, prima ancora della legge di riforma, anche grazie alla vicinanza della Confederazione Cgil-Cisl-Uil. Filippi ha raccontato quanto fu difficile per il movimento sostenere e affermare le ragioni della democratizzazione del “Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza”.
I poliziotti subirono allora la dura repressione del ministero e dei vertici: trasferimenti punitivi, espulsioni, ingiusti procedimenti disciplinari e penali.
Michele Di Giorgio ha saputo descrivere bene il clima politico in cui si svolse quella lunga battaglia per i diritti sindacali: da un lato ci fu il sostegno dei partiti progressisti (comunisti, socialisti e radicali), dall’altro la feroce avversione delle destre (gran parte della Dc e Msi).
Eppure la sinistra non sempre aveva mostrato sensibilità per i diritti dei poliziotti, forse a causa di una atavica diffidenza verso i “celerini”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/03/sindacati-militari-le-forze-armate-subiscono-la-resistenza-dei-conservatori-ma-isolarle-sarebbe-un-tradimento/5691111/