Sopravvissuto alla strage di Nassiriya: Il racconto del brigadiere capo dei carabinieri Roberto Gigli

Rovigo, 19 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Gigli ha raccontato i fatti vissuti in prima persona nel giorno della tragedia. Segue. – “Un ricordo vivo, che torna tutti i giorni”. Con queste parole, e tanta emozione, il brigadiere capo dei carabinieri Roberto Gigli, ieri mattina a palazzo Danielato ha raccontato la strage di Nassirya, a cui è sopravvissuto.

L’incontro è stato organizzato per ricordare il 16esimo anniversario dell’attentato al contingente italiano in Iraq, costato la vita a 19 italiani, tra cui 12 carabinieri, cinque militari dell’esercito e due civili, oltre a causare il ferimento di altre 58 persone.

In sala, anche Giovanni Contiero, presidente della locale sezione dell’Associazione nazionale carabinieri, che ha introdotto l’intervento di Roberto Gigli, insignito dal presidente della Repubblica della medaglia d’oro per le vittime del terrorismo.

Gigli ha raccontato i fatti vissuti in prima persona nel giorno della tragedia: “Per me il 12 novembre è un ricordo vivo, che ritorna tutti i giorni, e il susseguirsi di altre tragedie non fa che accendere questo dolore dentro di me.”

“Eravamo i primi ad avere una base militare a Nassirya, e per me era la prima missione umanitaria. Il contesto era tosto: la popolazione era agli estremi della civiltà e noi cercavamo di riportare l’ordine – ha raccontato il brigadiere Gigli – ero in camera quando sono esplose le 5 tonnellate di tritolo.

Sono sceso, ero ferito e sanguinavo, da un occhio non vedevo, ma con l’adrenalina che scorreva ho armato il fucile e mi sono detto ‘venite avanti, sarà quel che sarà’. Tutti sparavano”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.polesine24.it/24/2019/11/17/news/e-sopravvissuto-all-orrore-l-emozione-dell-eroe-di-nassirya-49551/

 

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