STIPENDI/Dopo l’incontro del 30 fra Governo e Sindacati confederali per il rinnovo dei contratti nella PA, il Coisp denuncia: “Si profilano ennesime prese in giro. Basta menzogne pretendiamo rispetto”.


coisp-11122015Roma, 04 Dic 2016 – “Aumenti di stipendio da 85 euro mensili LORDI dopo 7 anni di illegittimo blocco del contratto, meno soldi di quanto ne erano stati promessi per il riordino delle carriere, il contributo straordinario di 80 euro per il 2017 e poi Dio ci pensa, un concetto di specificità ancora completamente privo di significato concreto, ignorato, calpestato. Ed in tutto ciò ci sono persino pseudo sindacati che continuano a magnificare una presunta attenzione  da parte del Governo nei confronti dei Poliziotti che non c’è, trovando spazio in realtà nei nostri confronti solo   una lunga sequela di pugnalate. Come sentiamo dire fin troppo spesso fra le fila dei colleghi, assistiamo ad un inesorabile decadimento delle condizioni lavorative oltre che esistenziali delle Forze dell’Ordine, oltre tutto accompagnato dal menefreghismo assoluto e generalizzato, che ormai domina una società in cui ciascuno è concentrato ad occuparsi esclusivamente delle condizioni del proprio orticello”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, nel giorno del “fatidico” appuntamento con le votazioni per il referendum costituzionale, che è stato anticipato già da due giorni da una comunicazione pubblica del Sindacato relativa ai provvedimenti governativi che riguardano il pubblico impiego e che reca un titolo fin troppo eloquente: “Ad oggi solo fregature…”.

“Nel documento sono spiegate, punto per punto, tutte le aspettative deluse, le promesse mancate, le ignobili menzogne rivolte soprattutto a noi del Comparto sicurezza – spiega Maccari -, emerse, da ultimo, dopo l’incontro del 30 novembre tra sindacati confederali e Governo circa il rinnovo del contratto per gli aumenti stipendiali dei dipendenti della PA. Un incontro in cui si decideva anche delle somme da destinare al nostro Comparto  ma a cui non ha potuto partecipare nessun Sindacato di Polizia (anche solo per assistere) nemmeno quei sindacati che da tempo si spremono per magnificare questo Governo anche se quasi sempre senza reale motivo! Ebbene, viste le disastrose novità che si profilano all’orizzonte, noi che amiamo stupidamente dire sempre la verità ed occuparci sempre e solo dei diritti e degli interessi dei Poliziotti dobbiamo dire che ad oggi, a meno che non si inizi a comprendere che il nostro lavoro non può essere legato a quello degli altri dipendenti pubblici e vengano quindi stanziate ulteriori risorse solo per noi, si prospetta ancora una volta una fregatura”.

“L’amarezza è tanta – insiste il Segretario Generale del Coisp – perché nessuno di noi riesce a comprendere come sia possibile che proprio chi opera in questo delicato e fondamentale Comparto subisca così tanti torti da uno Stato che non dimostra alcuna gratitudine, alcuna preoccupazione per il suoi Servitori, neppure alcun interesse minimo. Chi opera per fare sicurezza si sacrifica senza sosta e senza orari, i colleghi durante il lavoro vengono trattati come bestie, in strada e non solo, e di riflesso anche i cittadini con cui veniamo in contatto in ragione del nostro ufficio calpestano spesso e volentieri la nostra dignità oltre, ovviamente, ai ripetuti e pervicaci tentativi di mandarci all’ospedale o all’obitorio. E più passa il tempo più le cose peggiorano”.

“Ma di fronte a tutto questo – conclude Maccari – il Coisp continuerà a fare la propria parte a tutela dei Poliziotti e dell’efficienza della nostra Polizia, pretendendo rispetto da questo Governo e continuando ad auspicare che taluni rappresentanti dei Poliziotti mettano da parte gli interessi personali e, fin tanto che non verranno candidati e/o eletti in qualche lista bloccata, si occupino degli interessi di coloro che stanno dando loro fiducia … una fiducia che ad oggi è chiaramente mal riposta. Intanto oggi si vota per il referendum costituzionale, e noi, come sempre, garantiremo il corretto svolgimento di questa importante espressione della democrazia.

Si voterà dalle 7.00 alle 23.00 ma ai Poliziotti (non certo ad altri dipendenti pubblici!) verrà chiesto di lavorare ininterrottamente per almeno 40 ore (per pochi euro all’ora che non troveranno aumenti giusti nel rinnovo contratto di lavoro che si sta profilando!)”.

Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione
COISP – SINDACATO DI POILIZIA

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