Strategia Governo: viaggio Medio Oriente e Nord Africa

Roma, 10 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – Conversazione con il già comandante del Comando operativo di vertice interforze (Coi) sui recenti viaggi dei ministri Trenta, Salvini e Moavero Milanesi. (Di seguito l’articolo). – Dopo il riconoscimento del presidente Trump al premier Conte nel recente viaggio a Washington, l’Italia può davvero riuscire a conquistare un ruolo di leadership nel Mediterraneo e nelle questioni che riguardano il nord Africa, a partire dalla Libia.

Certo, ciò richiede di riorientare le Forze, non solo militari, ma anche diplomatiche e commerciali. Per questo, i numerosi viaggi dei membri del governo (l’ultimo dei quali del ministro della Difesa Elisabetta Trenta in Libano) sono un segnale importante.

Parola del generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze (Coi), del Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali (Cofs) e della Brigata paracadutisti Folgore. A lui abbiamo chiesto anche perché il Libano resta importante per l’Italia e che effetti potrebbe avere un inasprimento dei rapporti tra Iran e Stati Uniti.

Generale, dopo le visite in Tunisia e Libia, il ministro Trenta è andata in Libano. Salvini è stato in Egitto e a Tripoli, mentre Moavero anche a Tunisi. Il governo sembra procedere in modo organico e coordinato sul Medio Oriente e nord Africa. Che ne pensa?

Sicuramente si nota un attivismo per ciò che concerne la presenza italiana in queste aree, che sono critiche per i nostri interessi. Tanto in Libia, quanto nel Vicino oriente, assistiamo a un’attività dell’esecutivo che prima non si notava.

In sostanza, sembra che il governo abbia all’ordine del giorno soprattutto il problema delle migrazioni che transitano dalla Libia. L’articolo completo prosegue qui >>> http://formiche.net/2018/08/libano-libia-trenta-bertolini/

 

 

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