Suicidi Forze dell’Ordine: Fatti che meritano molta attenzione

Latina, 28 Dic 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Intervista a Elvio Vulcano, Coordinatore Nazionale del sindacato Ugl-LeS. Seguiamo. – A distanza di pochi giorni due poliziotti in servizio presso la Questura di Latina si sono suicidati sparandosi con l’arma in dotazione, l’ultimo dei due, persino sul terrazzo della stessa questura, molto probabilmente il giorno precedente il Natale o proprio il giorno di Natale.

Riteniamo l’argomento della massima importanza, poiché due suicidi di appartenenti alle Forze dell’Ordine, nel giro di così breve tempo, è un fatto che merita molta attenzione. Ne parliamo con Elvio Vulcano, Coordinatore Nazionale del sindacato Ugl-LeS (ovvero l’unica voce dell’Ugl nella Polizia di Stato).

D.: Il LeS, di cui Lei è portavoce, è sempre stato una voce che si è contraddistinta per le battaglie civili in favore delle Forze dell’Ordine in generale e degli appartenenti alla Polizia di Stato, in particolare, mostrando sempre molta attenzione alle problematiche della provincia pontina. Le chiediamo: cosa sta succedendo nella Questura di Latina? Inoltre, non le sembra che il precedente suicidio sia passato sin troppo sotto silenzio?

R: Da tempo denunciamo il malessere che vivono i colleghi che prestano servizio nel territorio pontino, dovuto a molteplici cause, tuttavia, ahimè, non sembra che siano stati presi provvedimento per eliminare almeno qualcuna di queste cause, quali, ad esempio, gli stressanti turni di servizio a cui qualcuno si sottopone, forse perché non sa dire di no alle richieste del proprio dirigente o per qualche altro motivo.

Latina è una realtà particolare in cui persino fatti così eclatanti passano in sordina e, probabilmente, la cosa a qualcuno potrebbe non dispiacere. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.temporeale.info/86577/argomenti/cronaca/due-poliziotti-della-questura-di-latina-si-suicidano-sparandosi.html

 

 

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