Tecnologia: I droni e l’evoluzione della minaccia terroristica

Roma, 07 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Luciano Piacentini e Claudio Masci – L’ISIS sembra che abbia cominciato ad interessarsi ai droni già dal 2014. Segue. – Secondo l’opinione di autorevoli think-tank, quanto maggiore e sofisticato è lo sviluppo tecnologico tanto maggiori sono le probabilità che la tecnologia evoluta sia impiegata dai terroristi per condurre i propri attacchi.

Lo stato attuale delle nostre conoscenze è altamente tecnologico tanto che il terrorismo se ne sta estesamente occupando sia ricorrendo al web per comunicare le peculiari linee di condotta, sia per illustrare le modalità tecniche per la realizzazione di armi ed esplosivi artigianali, sia per reclutare nuovi proseliti.

In tale quadro, i droni – armi belliche impiegate nel corso di conflitti a bassa intensità e/o asimmetrici – hanno attirato l’interesse del disfatto Islamic State (Daesh).

Quest’ultimo ha addestrato molti suoi affiliati alla costruzione, modifica ed impiego di macchine (droni) le quali – attraverso il controllo remoto o secondo programmi predefiniti – portano a termine compiti di una certa complessità, caratterizzati da diversi livelli di supervisione umana.

In ambito militare vi sono droni da combattimento simili ad aerei da caccia in grado di individuare, monitorare ed attaccare un obiettivo nonché macchine più piccole: i mini-droni bellici, piccoli e facilmente trasportabili. Questi ultimi sono lanciati a mano e guidati tramite un portatile da un operatore in prossimità dell’obiettivo.

Hanno un’autonomia di volo di circa un’ora e la loro mission è soprattutto quella di acquisire una visuale della situazione del campo di battaglia entro 5 Km dalle proprie unità. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.analisidifesa.it/2019/11/i-droni-e-levoluzione-della-minaccia-terroristica/

 

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