Roma, 23 Lug 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Unifil – In granito del Libano il cippo ricorda chi ha offerto l’estremo sacrificio. (Segue articolo). – L’Italia è impegnata in Libano, nel mantenimento della pace, sin dal 1979 nella missione UNIFIL. Negli anni ottanta ci fu un ulteriore sforzo nazionale a supporto della stabilizzazione dell’area con Italcon. Nel 2006 con la risoluzione 1701 la missione UN veniva ampliata con l’Italia tra i primi contributori in termini di personale e mezzi.
Da oltre quarant’anni i peacekeeper italiani sono presenti contribuendo con dedizione ad assicurare pace e stabilità nel paese mediorientale.
Un impegno gravoso che ha avuto, negli anni, i suoi caduti. Alcuni giorni fa, a Naqoura, sede del comando UNIFIL, è stato inaugurato un cippo a ricordo dei peacekeeper italiani che hanno perso la vita in servizio.
A scoprire il cippo il gen. d. Stefano Del Col quarto italiano a ricoprire il ruolo di Force Commander e capo missione, accanto a lui, a ricordare lo sforzo dei tanti soldati impegnati, il gen. b. Diego Filippo Fulco comandante del Sector West e del contingente italiano: “Esercito Italiano, Marina Militare, Arma dei Carabinieri… in queste occasioni, non c’è alcuna distinzione, siamo un’unica famiglia, quella della Difesa italiana, che si stringe attorno ai propri uomini caduti in onore al giuramento prestato”.
In granito del Libano il cippo ricorda, in maniera semplice e composta, chi ha offerto l’estremo sacrificio ma anche le decine di migliaia di peacekeeper che, con il loro lavoro, hanno contribuito e contribuiscono ad assicurare pace in quest’area del Medio Oriente. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/missioni/un-cippo-ricordo-dei-peacekeeper-italiani-libano