Veneto: Vigili del Fuoco costretti a pagare di tasca propria i tamponi

Venezia, 05 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – L’Usb del Veneto ha proclamato lo stato di agitazione regionale e non esclude una giornata di sciopero. (Di seguito l’articolo). – «I vigili del fuoco devono pagare di tasca propria il tampone se vogliono essere monitorati per infezione da Covid». Lo denuncia il sindacato Usb dei vigili del fuoco del Veneto il quale chiede che «siano fatti, con regolarità i tamponi al personale per una loro maggiore sicurezza e anche per quella delle persone soccorse.

Molti di noi, dopo un intervento si sottopongono al tampone pagando il servizio. Nessun tampone ai vigili del fuoco fatto di routine».

L’Usb ha avuto la solidarietà del prof. Andrea Crisanti, in un incontro in videoconferenza, il quale «ha ritenuto doverosa la sorveglianza sanitaria e l’effettuazione del tampone molecolare con cadenza regolare».

L’Usb sottolinea che l’attività dei pompieri «si svolge per la maggior parte in condizioni che esigono il contatto ravvicinato, a volte anche diretto, con altre persone; quindi sosteniamo sia doveroso sottoporre regolarmente il personale a test di screening e monitoraggio per l’infezione da Covid-19, così come avviene per il personale sanitario e paramedico che lavora nel soccorso.

Da mesi cerchiamo di sensibilizzare la Regione (competente in ambito sanitario) e la nostra amministrazione chiedendo che venga riconosciuto il diritto alla salute individuale e collettiva, senza ottenere risposta. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornaledivicenza.it/oltre-vicenza/veneto/la-denuncia-dei-vigili-del-fuoco-costretti-a-pagare-di-tasca-nostra-i-tamponi-1.8324011?refresh_ce

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