Roma, 02 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Oggi 2 giugno cerimonia per la Festa della Repubblica: vediamo il programma che si svolgerà a Roma. (Segue articolo). – Saranno, anche quest’anno, circa 400 i Sindaci che apriranno la manifestazione del 2 giugno. I Primi Cittadini, in rappresentanza degli oltre 8.000 Comuni italiani, sfileranno con la fascia Tricolore, simbolo di un Paese che trova la sua unità e identità a partire dai territori nella fratellanza, uguaglianza e giustizia, principi sui quali si fonda la Carta costituzionale italiana.
La rassegna sarà strutturata in 7 settori che vedono la partecipazione di tutte le componenti dello Stato: sui Fori Imperiali sfileranno 5.000 persone appartenenti ai corpi militari e civili, 260 Bandiere e Stendardi, 14 Bande e Fanfare militari, 58 cavalli, 11 unità cinofile e 70 veicoli.
Oltre alle unità delle Forze armate, particolare attenzione è stata posta ai Corpi armati e non dello Stato, alla Protezione civile. In apertura la Banda Centrale dell’Arma dei Carabinieri, le bandiere delle Forze armate e della Guardia di Finanza, i gonfaloni delle Regioni delle Province e dei Comuni italiani, medaglieri e labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.
Nel primo settore le bandiere ONU, NATO, UE e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze armate. Nel centenario della fine della Prima guerra mondiale sfileranno anche le Bandiere delle Unità che hanno combattuto durante la Grande Guerra.
A seguire la Fanfara della Brigata Sassari e una compagnia interforze in uniforme storica, la compagnia mista delle Associazioni d’Arma, il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa e i Gruppi Sportivi.
I quattro successivi settori sono dedicati alle singole Forze Armate: Esercito, Marina Militare, Aeronautica e Arma dei Carabinieri. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/2-giugno-festa-della-repubblica-festa-degli-italiani-uniti-per-il-paese.aspx