Antartide: Ha preso il via la 35a spedizione scientifica italiana

Roma, 03 Nov 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Tatiana Santi – La missione, con i velivoli dell’Aeronautica e la rompighiaccio Laura Bassi, porterà avanti più di 45 programmi di ricerca. Segue. – La base italiana in Antartide Mario Zucchelli è stata riaperta da un gruppo di 20 persone, che oltre ad aver riattivato i servizi, hanno preparato la pista per l’atterraggio dei vettori aerei intercontinentali.

La spedizione, finanziata dal Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) è gestita dall’Enea per l’organizzazione logistica e dal CNR per la programmazione e il coordinamento scientifico.

Dopo vent’anni di assenza, torneranno in Antartide i velivoli dell’Aeronautica Militare, grazie ad un accordo con Enea.

Fra le novità di quest’anno inoltre l’impiego della nave rompighiaccio italiana “Laura Bassi”. Quali sono le particolarità della spedizione italiana e che importanza riveste per l’Italia l’Antartide? Sputnik Italia ha raggiunto per un’intervista in merito Gianluca Bianchi Fasani, Station Leader della Stazione Mario Zucchelli, responsabile del servizio logistico dell’Unità tecnica Antartide dell’Enea.

Dopo vent’anni di assenza la trentacinquesima campagna estiva vede il ritorno dei velivoli dell’aeronautica militare. Qual è l’interesse dell’Italia in Antartide? Che importanza ha questo ritorno?

L’Antartide vista la totale assenza dell’uomo sino verso la fine del 1800 rappresenta una palestra di studio per numerose attività di carattere scientifico. Il supporto dell’Aereonautica è fondamentale soprattutto nella prima parte della stagione, quando abbiamo necessità di trasferire dalla Nuova Zelanda all’Antartide personale e cargo. L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.sputniknews.com/intervista/201911018243785-litalia-torna-in-antartide/

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