Anticipo TFS/TFR, ecco come funziona dopo le novità dell’INPS

Roma, 11 settembre 2023 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo)  – L’INPS già durante il mese di Febbraio aveva introdotto il servizio di anticipo TFS, ma di recente ha pubblicato una nota con alcune precisazioni.

Dal 1° febbraio 2023 gli ex dipendenti pubblici in pensione possono chiedere l’anticipo del TFS o del TFR all’Inps a condizioni molto vantaggiose. Chi aderirà alla misura dovrà, infatti, versare all’Inps l’1% annuo a titolo d’interesse e uno 0,5% una tantum per le spese. Le somme erogabili sono quelle in scadenza decorsi almeno sei mesi dalla data della domanda. Lo rende noto, tra l’altro, l’Inps nella Circolare n. 79/2023 nella quale spiega che l’operazione, una volta perfezionata, è irrevocabile per l’interessato né può essere estinta anticipatamente.

Destinatari

La novità fa seguito all’approvazione della delibera Inps n. 219/2022 che ha introdotto una nuova prestazione disponibile in via sperimentale per il triennio 2023-2025 a tutti gli iscritti alla «gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali» dell’Inps, pensionati o che hanno cessato il rapporto di lavoro e che hanno titolo al Tfr o al Tfs non ancora interamente erogato.

Continua la lettura seguendo il link >>> : https://www.pensionioggi.it/notizie/previdenza/anticipo-tfs-tfr-2023-ecco-come-funziona

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