Corte dei Conti: Sinergia tra Sanità militare e Ssn, delibera 16/2019/G

Roma, 27 Ago 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – All’interno la Delibera della Corte dei Conti. – (Segue articolo). – Delibera della Sezione centrale di controllo sulle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti per verificare l’efficienza del servizio sanitario militare e il raggiungimento degli obiettivi di economicità previsti dalla legge n. 244 del 2012 “Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale” e da direttive ministeriali in materia che hanno messo in preventivo una riduzione del settore per conseguire risprami.

“Il sistema della sanità militare, nel corso del 2018, si è avvalso complessivamente di circa 6300 unità, comprendenti medici, infermieri, aiutanti di sanità, tecnici, e relativo supporto logistico operativo, articolato su due aliquote: quella della sanità di sostegno, a carattere ospedaliero e pari a 2.460 unità, e quella di aderenza, operante a contatto con gli appartenenti alla Difesa, pari a 3.838 unità”, rileva la Sezione centrale di controllo sulle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti nella relazione su “Il Servizio sanitario militare”, approvata con deliberazione n. 16/2019/G, che intende verificare l’adempimento delle riduzioni di dotazioni organiche nel settore previste dalla legge n. 244/2012.

L’attività di indagine ha richiesto una diffusa rappresentazione del Servizio sanitario militare per evidenziare punti di contatto e di diversificazione con il Servizio sanitario nazionale e porre le premesse per applicare al primo, per quanto possibile – in ragione delle differenti norme di riferimento – e in via sperimentale, alcuni degli standard del secondo.

Se nel triennio 2012–2015 sono state effettuate le previste diminuzioni dei costi, con un considerevole calo degli addetti e degli oneri, nell’ultimo triennio non si evidenziano ulteriori significative riduzioni di personale. Per questo, la Corte esorta a perseguire i relativi processi attuativi con adeguate pianificazioni. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=76447

 

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