Cronaca: Caso Emanuele Scieri, dopo 21 anni uno sprazzo di verità

Pisa, 17 Giu 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Gabriele Masiero – La chiusura delle indagini che vedono sott’accusa tre ex caporali e due ex ufficiali. Segue. – Tre ex caporali accusati di omicidio volontario in concorso e due ex ufficiali della Folgore indagati per favoreggiamento perché si sarebbero attivati per depistare e insabbiare le indagini sulla morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano morto a 26 anni il 13 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa.

Ventuno anni dopo sono queste, in sintesi, le conclusioni dell’indagine condotta dalla procura di Pisa e riaperta due anni fa su impulso della commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Scieri. Una morte per la quale procede anche la magistratura militare: il 17 luglio ci sarà l’udienza preliminare per i tre ex caporali.

La ricostruzione finale della procura ordinaria, anche frutto dell’esito di una consulenza affidata all’anatomopatologa Cristina Cattaneo, è che Scieri sia morto subito dopo essere precipitato da un’altezza di circa 10 metri dalla scala esterna di una torretta di asciugatura dei paracadute, dopo avere tentato una fuga disperata dai ‘nonnì che lo avevano appena violentemente percosso.

In particolare, l’ex caporale, Alessandro Panella, anche lui arrestato due anni fa, lo raggiunse mentre il giovane tentava di arrampicarsi sull’inferriata di protezione esterna dopo essere stato precedentemente svestito e picchiato.

Con Panella ci sarebbero stati anche i sottufficiali Luigi Zabara e Andrea Antico, l’unico sempre in servizio nell’Esercito. Per l’accusa quando Panella fu sulla scaletta continuò a picchiare Scieri calpestandogli le mani e ne provocò la caduta mortale. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lasicilia.it/news/cronaca/347589/lele-scieri-dopo-21-anni-uno-sprazzo-di-verita-fu-omicidio-volontario.html

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