Roma, 03 Set 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Salvo Barbagallo – Quanto si sta verificando in Libia, e in particolare a Tripoli, è molto preoccupante. Vediamo di seguito. – Un doveroso replay: da due giorni su questo giornale abbiamo scritto che le grandi Potenze potrebbero giocare la loro “sfida globale” nelle acque del Mediterraneo, vista la consistente presenza di navi statunitensi, russe, e (addirittura) cinesi, oltre quelle (presenza consueta) della Nato (Turchia in testa, eccetera).
L’attenzione dei mass media nazionali (almeno a quanto appare ufficialmente, ma pur sempre “superficialmente) è puntata sulla questione Siria e (meno superficialmente per i risvolti politici) sulla questione migranti.
Quanto si sta verificando in Libia, e in particolare a Tripoli, nel contesto generale si è mostrato “sfocato” e “nebbioso” anche se, nella giornata di ieri qualche preoccupazione è emersa a seguito di un colpo di mortaio sparato durante gli scontri fra milizie che si è abbattuto sull’Hotel Al Waddan, un albergo situato a poco più di cento metri dall’ambasciata d’Italia ferendo tre persone.
L’edificio dove è situato il Consolato italiano, fortunatamente, non ha subito danni.
L’ambasciata italiana a Tripoli. Come abbiamo già fatto notare nei precedenti articoli, poco rilievo è stato dato alla notizia pubblicata sul quotidiano La Stampa che “La milizia Al-Kani della cittadina di Tarhouna, 50 chilometri a Sud della capitale, ha lanciato un’offensiva verso il centro e il porto di Tripoli. I motivi ufficiali sono sconosciuti ma sembra un tentativo di prendere il controllo di tutta la zona meridionale della capitale.
Sui social sono apparse foto di carri armati nelle strade ed edifici in fiamme. L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.lavocedellisola.it/2018/09/libia-la-guerra-snobbata-a-due-passi-dalla-sicilia/