Difendiamoli! I camici bianchi, con il loro sguardo, i loro racconti, le loro paure

Roma, 25 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Michele Rinelli – Drammi senza fine a carico di chi paga un prezzo enorme e si vede pure chiamare terrorista. (Segue articolo). – Li vedi muovere rapidi, lungo un corridoi o su un’ ambulanza, vestiti di bianco, con quelle tute che sembrano astronauti, visiera, mascherina e tanto coraggio.

Non sono più eroi ma gente da braccare, persone che recitano una parte, dei terroristi, che si spostano con le ambulanze vuote per incutere paura, prede da stanare per certificare un complotto che non esiste.

Come a Torino dove una coppia ha fermato un’ ambulanza, interrompendo operazioni di soccorso, per filmare e dimostrare che la lettiga era vuota e l’emergenza virus inesistente.

Un buon lavoro per la procura piemontese che dovrà procedere per interruzione di pubblico servizio, una follia, al tempo del covid e delle scarpe della Lidl.

In questi giorni la mia giacca blu è a stretto contatto con i camici bianchi, con il loro sguardo, i loro racconti, le loro paure, di chi teme di portare a casa il virus, di chi, forse, lo ha già portato con tutto il suo carico di dolore, morte compresa, nell’assurdo destino dove il sanitario sopravvive e muore di covid chi con lui vive.

Queste storie, queste situazioni, sono le prime eredità di quest pandemia, drammi senza fine a carico di chi paga un prezzo enorme e si vede pure chiamare terrorista.

A marzo chiesi di non scusarsi con noi, forze dell’ordine, ma con loro, con chi molto più facilmente potrebbe tornare a casa con il virus, loro sono quelli che raccolgono i cocci anche di chi crede sia tutto un complotto….L’articolo completo prosegue qui >>> https://paroleingiaccablu.wordpress.com/2020/11/20/difendiamoli/

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