Geopolitica: Conflitto Azerbaijan e Armenia

Roma, 04 Nov 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Francesco Ippoliti – L’Azerbaijan ha iniziato una politica di riarmo con sistemi e mezzi tecnologicamente avanzati. (Segue articolo). – Dopo circa un mese dall’inizio delle nuove ostilità tra Azerbaijan e Armenia si può ipotizzare il ruolo dei due attori principali: la Turchia e la Russia.

Scaramucce tra Baku e Erevan ci sono sempre state, fin da quando la regione del Nagorno Karabakh venne assegnata all’Armenia.

Fu uno dei tanti errori storici dell’allora Unione Sovietica (uno palese fu la cessione della Crimea all’Ucraina) che si stanno trascinando e sono alla base di tensioni e conflitti locali.

Questo intervento, ipotizzato nei mesi precedenti e considerato poco rilevante e con indicatori che sconsigliavano le operazioni militari, è stato supposto come un eventuale conflitto locale ma di basso profilo in quanto, proprio dietro a queste due nazioni, vi sarebbero state una potenza come la Russia ed un attore regionale sempre più emergente come la Turchia ritenute quali catalizzatori delle tensioni e quindi gestori di eventuali scontri.

LE OPERAZIONI MILITARI. Ora, visto l’esito delle operazioni e soprattutto le posizioni di Mosca ed Ankara, si starebbe delineando un quadro strategico regionale che porta ad alcune considerazioni sia militari che geopolitiche.

L’Azerbaijan, dopo vari scontri in passato contro gli armeni per la regione del Nagorno Karabakh o Repubblica dell’Artsak, ha iniziato una politica di riarmo con sistemi e mezzi tecnologicamente avanzati.

Secondo l’Osservatorio Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), Baku avrebbe investito nello specifico settore dal 2008 al 2018 ben 24 miliardi di dollari. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.reportdifesa.it/conflitto-azerbaijan-e-armenia-turchia-e-russia-un-altro-accordo-nel-caucaso/

 

 

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