La riforma delle pensioni secondo Tridico (Inps) dopo Quota 100 e i giovani

Roma, 30 Dic 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Teresa Maddonni – Per Tridico Quota 100 è giusto che sia rimasta, ma c’è tempo per pensare a delle modifiche. (Segue articolo). – Di pensioni e Quota 100 si discute ormai ogni giorno. Ci sarà l’abolizione? Forse una riforma? Le parole di Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, in un’intervista al Messaggero non lasciano dubbi circa la posizione dell’Istituto su Quota 100, il futuro del sistema pensionistico italiano, specie per quanto concerne le prospettive dei giovani che sono entrati da poco nel mercato del lavoro o si apprestano a entrarvi.

Quota 100 è la misura di pensione anticipata stabilita dal Decretone n.4/2019 voluto dal primo governo Conte, riservata a chi ha 62 anni di età e 38 anni di contributi e in vigore nella sua fase sperimentale almeno fino al 2021. Ma quale sarà il futuro di Quota 100 e delle pensioni? Vediamo cosa ha detto Tridico.

Le parole di Tridico su pensioni e Quota 100: riforma o abolizione? Pasquale Tridico si è espresso su pensioni e in particolare su Quota 100 che da sempre fa discutere. La misura va abolita? Bisogna riformarla. Su questo il presidente è stato chiaro nell’intervista rilasciata al quotidiano romano:

“Quota 100 è stata una misura sperimentale. Abolirla, dopo solo un anno, sarebbe stato inopportuno, con la frustrazione di legittime aspettative.

Allo scadere naturale si può pensare a una revisione complessiva del sistema che abbia l’ambizione di essere strutturale, fermo restando che Quota 100 in sé costituisce già uno scivolo temporaneo per ammorbidire lo scalone per molti che non sono coinvolti dalle altre forme di anticipazione, dopo la riforma del 2011”. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.money.it/Pensioni-riforma-Quota-100-abolizione-parole-Tridico-INPS

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