Lettera di un VV.F.: ridate la scorta al Colonnello Ultimo

Roma, 28 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto della seguente lettera da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Chi ha lavorato per lo Stato deve essere tutelato. Seguiamo. – Correva l’anno 1993 quando sul televisore di casa vidi per la prima volta un uomo con il passamontagna arrestare il più grande e pericolosissimo latitante d’Italia, e pensare che allora ero un bimbo molto piccolo che aveva cominciato da pochissimo a leggere e a scrivere. Quel giorno lo ricordo molto bene, poiché il giorno dopo andai come ogni sabato al catechismo, e con il mio catechista e tutti i mie compagni di allora trattammo questo accaduto, e ricordo ancora quella domanda del mio catechista che fece ad ognuno di noi, dopo aver fatto le considerazioni personali del caso su come distinguere fare il bene ed il male ad ognuno di noi, ed io quando mi domandò tu Giancarlo da che parte stai? Io con determinazione e con la spontaneità di un bambino: di quello mascherato che gli ha messo le manette!

Tutta la classe rimase di stucco dalla mia risposta pensai fuori luogo, ma il catechista sorrise sussurrando a tutta la classe e sfiorandomi la spalla: «che il Signore sia sempre con te figlio».

Poi man mano crescendo, da quella discussione e con le esperienze maturate sulla strada fino ad oggi, ho capito che in questo paese fare del bene per tutta la collettività e quindi spremersi fino all’ultimo per la conquista del bene ed i diritti di tutti gli italiani ed essere altruisti, vuol dire essere messo in un angolo e subire quotidianamente castighi dallo Stato e dai poteri forti. La lettera completa prosegue qui >>> http://www.calabrianews24.it/lettera-aperta-un-irrilevante-vigile-del-fuoco/

 

 

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