Roma, 05 Mar 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – La guerra in Ucraina, provocata dall’invasione da parte di Putin, ha innescato una serie di sanzioni contro la Russia. L’Europa si è accorta di essere dipendente per molte forniture di materie prime dalla Russia e adesso cerca un modo per diversificare i paesi da cui acquistare delle fonti energetiche.
Mentre l’UE ragiona su possibili – ma non immediate – vie di uscita dal legame con l’approvvigionamento russo, l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha diffuso con documento per aiutare l’Europa.
Il testo offre 10 punti chiave dai quali partire affinché i Paesi europei costruiscano relazioni energetiche al di fuori della Russia. L’UE può vivere senza gas di Putin? La risposta nella seguente valutazione dell’AIE.
Basta contratti con la Russia
Nessun nuovo contratto di fornitura di gas con la Russia: questo il primo imperativo per l’Europa. Considerando che sono previsti contratti di importazione con Gazprom che coprono più di 15 miliardi di metri cubi all’anno e sono in scadenza entro la fine del 2022, l’Europa può puntare alla diversificazione delle forniture e stipulare altri contratti per fonti diverse (focalizzandosi su importazioni con altre società e Paesi che fanno leva sulla sua grande infrastruttura di gasdotti e rafforzando il GNL). […]
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