Ministro Trenta: ok difesa europea ma se complementare alla Nato

Roma, 26 Giu 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Stefano Pioppi – “L’Unione europea deve diventare un produttore di sicurezza a livello globale; per farlo, deve rafforzare la sua cooperazione con la Nato e con tutte le altre organizzazioni internazionali” (Da ministro Trenta). Seguiamo. – Avanti tutta con la Difesa europea, ma solo se complementare alla Nato e con un occhio di riguardo per il Mediterraneo e le sfide che arrivano dal sud. Parola del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che oggi è intervenuta al Consiglio dell’Unione europea in Lussemburgo insieme al numero uno della Farnesina Enzo Moavero Milanesi.

Il vertice dei ministri, a pochi giorni dal Consiglio europeo che dovrà trovare la quadra sul delicato dossier migratorio, ha adottato le regole per la governance della cooperazione strutturata permanente (Pesco) e abbracciato le iniziative lanciate dalla Commissione, tra cui il Fondo per la difesa (Edf) che dovrebbe dotarsi di ben 13 miliardi di euro per il periodo 2021-2027.

La posizione italiana è chiara: sostegno e partecipazione a tutti i progetti di Bruxelles, a patto che non collidano con l’Alleanza Atlantica e che tengano in considerazione la sponda meridionale del Vecchio continente.

Tra le righe, il messaggio alla Francia di Emmanuel Macron: Roma è contraria a una difesa comune a traino franco-tedesco che promuova l’assoluta autonomia strategica dell’Europa rispetto al tradizionale alleato americano.

LE PAROLE DELLA TRENTA. “L’Unione europea deve diventare un produttore di sicurezza a livello globale; per farlo, deve rafforzare la sua cooperazione con la Nato e con tutte le altre organizzazioni internazionali”, ha detto il ministro nel corso della riunione.  L’articolo completo prosegue qui >>> http://formiche.net/2018/06/difesa-europea-nato-trenta/

 

 

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