Operazione “Tempesta del deserto”: Trent’anni fa la guerra del Golfo

Roma, 15 Gen 2021 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – (Fonte Il Manifesto) – di Manlio Dinucci – Il 23 febbraio le truppe della coalizione, comprendenti oltre mezzo milione di soldati, lanciano l’offensiva terrestre. Essa termina il 28 febbraio con un «cessate-il-fuoco temporaneo» proclamato dal presidente Bush. Seguiamo. – Trent’anni fa, nelle prime ore del 17 gennaio 1991, iniziava nel Golfo Persico l’operazione «Tempesta del deserto», la guerra contro l’Iraq che apriva la sequenza delle guerre del dopo guerra fredda.

Essa viene lanciata dagli Usa e dai loro alleati nel momento in cui, dopo il crollo del Muro di Berlino, stanno per dissolversi il Patto di Varsavia e la stessa Unione Sovietica.

Ciò crea una situazione geopolitica interamente nuova, e gli Usa tracciano una nuova strategia per trarne il massimo vantaggio.

Negli anni Ottanta gli Usa hanno sostenuto l’Iraq di Saddam Hussein nella guerra contro l’Iran di Khomeini. Ma quando nel 1988 termina questa guerra, gli Usa temono che l’Iraq acquisti un ruolo preminente nella regione. Attuano quindi di nuovo la politica del «divide et impera».

Spingono il Kuwait a esigere l’immediato rimborso del credito concesso all’Iraq e a danneggiarlo sfruttando oltremisura il giacimento petrolifero che si estende sotto ambedue i territori.

Washington fa credere a Baghdad di voler restare neutrale nel conflitto tra i due paesi ma, quando nel luglio 1990 truppe irachene invadono il Kuwait, forma una coalizione internazionale contro l’Iraq. Viene inviata nel Golfo una forza di 750 mila uomini, di cui il 70 per cento statunitensi, agli ordini del generale Usa Schwarzkopf. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.voltairenet.org/article211933.html

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