Testimonianza: “La mia guerra per sconfiggere gli jihadisti”

Roma, 24 Dic 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Fausto Biloslavo – Seguiamo. – “I proiettili fischiano dappertutto. Ci scaricano addosso un inferno di razzi Rpg e missili anticarro telecomandati. La postazione vicina cade subito, ma noi continuiamo a resistere e sparare” racconta Lorenzo al telefono con Il Giornale dal Nord Est della Siria.

Nome di battaglia Tekoşer, “lottatore”, è uno dei volontari italiani che combatte al fianco dei curdi per snidare i miliziani dello Stato islamico nell’ultima sacca fra la riva sinistra dell’Eufrate e l’Iraq.

Una ventina di chilometri quadrati tenuti con le unghie e con i denti da 2000 – 3000 irriducibili del Califfato, soprattutto mujaheddin stranieri, compresi europei, che non hanno nulla da perdere.

Mercoledì il presidente americano, Donald Trump, ha proclamato la vittoria contro l’Isis in Siria. In novembre Lorenzo ha vissuto la terribile battaglia di Hajin, uno degli ultimi villaggi roccaforti dello Stato islamico attorno al quale si continua a combattere.

A 30 chilometri dall’Iraq è stato espugnato il 14 dicembre dalle Forze democratiche siriane, a maggioranza curda, con l’appoggio della coalizione alleata.

“Non dimenticherò i loro blindati sempre più vicini, che stanno per circondarci del tutto. Quando le munizioni hanno cominciato a scarseggiare siamo stati costretti a ritirarci”, racconta il volontario con l’accento toscano. Altri combattenti curdi in una posizione con i muretti di sabbia in mezzo ad un terreno brullo e desertico non hanno via di scampo.

“Una dozzina di uomini, tutti massacrati e decapitati dall’Isis. Poi hanno piantato le loro teste attorno alla postazione filmando la scena” spiega l’italiano soprannominato Orso.  L’articolo completo prosegue qui >>> http://www.occhidellaguerra.it/combattente-italiano-anti-isis/

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