Cronaca: Pescatori ostaggi in Libia, solidarietà e disperazione delle famiglie

Roma, 19 Ott 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Sulla vicenda è intervenuto anche Apostolos Tzitzikostas, Presidente del Comitato europeo delle Regioni. (Di seguito l’articolo). – Dopo oltre 40 giorni di sequestro, non si sono ancora registrate novità di rilievo nel caso dei pescatori trattenuti nel porto di Bengasi, in Libia.

Nonostante i diversi appelli arrivati da esponenti politici e della società, la situazione non si è risolta e i 18 membri dell’equipaggio dei pescherecci Antartide e Medinea si trovano ancora in prigionia.

E le famiglie dei pescatori si sono riunite in piazza Montecitorio, dove hanno iniziato un presidio stabile per far sentire la propria voce.

La pioggia e il freddo di questi giorni non li demoralizzano: vogliono solo avere risposte sul motivo per cui i pescherecci sono stati sequestrati, e soprattutto pretendono rassicurazioni sul reale stato di salute dei propri figli, padri e mariti.

Nel frattempo, le famiglie hanno ricevuto altri attestati di vicinanza. Il direttivo nazionale SGB Sindacato Generale di Base ha pubblicato una nota in cui esprime la propria solidarietà ai familiari dei pescatori e a tutta la comunità di Mazara del Vallo, “che vive questi giorni con il fiato sospeso legato alla drammatica vicenda.

Il mestiere del pescatore è già piuttosto difficile e faticoso, ma la sicurezza dei lavoratori deve essere garantita dallo Stato, soprattutto quando intervengono controversie territoriali su scala internazionale. L’Italia deve compiere ogni sforzo per convincere Haftar a liberare i nostri pescatori tenuti in ostaggio”. L‘articolo completo prosegue qui >>> https://sicilianews24.it/marinai-ostaggi-in-libia-solidarieta-e-disperazione-delle-famiglie-626180.html?refresh_ce

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