Roma, 10 maggio 2022 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Da una proposta dei sindacati, in primis del comparto Sicurezza, e comparto difesa, si pensa ad un cambio del coefficiente per il calcolo della pensione INPS.
Fissare un coefficiente di trasformazione più alto per la liquidazione della pensione di vecchiaia per il comparto difesa e sicurezza in luogo dell’istituzione della previdenza complementare. Cioè quello corrispondente all’età anagrafica per la pensione di vecchiaia del personale civile, 67 anni, in luogo di quello legato all’età di decorrenza della pensione che, come noto, per il personale in divisa viene traguardata con largo anticipo in considerazione delle specificità riconosciute dall’ordinamento.
E’ la proposta presentata dal Siulp e dal Siap, i sindacati che rappresentano il personale della Polizia di Stato, lo scorso 20 aprile a Roma nel corso di una riunione con i vertici del Corpo; idea già circolata nei mesi scorsi tra gli addetti ai lavori come soluzione alla mancata attuazione della previdenza complementare per il settore pubblico non contrattualizzato.
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