Roma, 23 Mar 2020 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Fausto Biloslavo – Solo la Lombardia chiede 10mila uomini. Segue. – I soldati sono sulla linea del Piave nella lotta contro il virus e da Nord a Sud si chiede a gran voce l’intervento in forze dell’esercito, ma il ministro tentenna e il capo di Stato maggiore della Difesa sembra scomparso.
Per non parlare della comunicazione istituzionale sull’impegno delle Forze armate, che prova a nascondere le bare portate via da Bergamo, oppure cerca di trasmettere il messaggio di militari crocerossine o poco più.
Perché non dire chiaro e tondo che i nostri monatti in mimetica hanno già trasferito da Bergamo 151 feretri e prevedono di portarne via 700? Solo con immagini forti e notizie da pugno nello stomaco, chi è ancora in giro facendo finta di niente forse capirà che bisogna stare tappati in casa.
E se non bastasse meglio usare la forza della deterrenza con ancora più militari per le strade. In Lombardia hanno chiesto 10mila uomini e pure i governatori del Pd in Emilia Romagna e in Campania invocano l’esercito. A Castel Volturno dove la miscela migranti e virus è esplosiva non aspettano altro.
I soldati sono pronti, ma il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, dimostra timidezza, per usare un eufemismo. E nell’intervista di ieri sul Messaggero ha subito messo le mani avanti: «Nessuna militarizzazione».
A parte che se avessimo militarizzato almeno una parte del Paese, come in Cina, forse oggi non avremmo superato Wuhan in termini di vittime. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.ilgiornale.it/news/cronache/soldati-sul-piave-contro-virus-ministro-tentenna-ancora-1844407.html?fbclid=IwAR2xULEyxXWpihdlg-lP01NEV1lEpOFQewHlzHvqg7a3EvSGgPSurYWC7_I