Estero: Quella nuova base degli Usa per sfidare la Russia nell’Artico

Roma, 26 Giu 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Paolo Mauri – La Russia, in forza della sua nuova dottrina militare strategica, sta letteralmente blindando l’Artico. Segue. – L’Artico ha rappresentato, durante la Guerra fredda, una lunghissima regione di confine tra due blocchi contrapposti, così come lo è stata l’Europa attraversata dalla Cortina di Ferro; a differenza di quest’ultima, però, la regione artica, col suo clima estremo, è sempre stata più una zona di passaggio: passaggio per i sottomarini atomici che potevano navigare agevolmente sotto la calotta polare, e passaggio per i bombardieri strategici e per i missili balistici intercontinentali.

Per questo durante tutto l’arco della contrapposizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica, tra Nato e Patto di Varsavia, la regione artica, o meglio la sua periferia composta dalle terre emerse che vi rientrano, ha visto la nascita di basi per la sorveglianza radar – la famosa catena Dew Line americana ad esempio – e di altre installazioni militari come porti e aeroporti.

Questo confine, questo limes non meglio definito tra i più sorvegliati al mondo, fu gradatamente abbandonato a partire dal 1990 con il collasso del sistema sovietico: non essendoci più “un nemico” la sorveglianza fu ridotta al minimo, e da parte russa possiamo dire che fu praticamente abbandonata.

La riscoperta dell’Artico: tra rotte commerciali e sfruttamento minerario. Il riscaldamento globale che sta caratterizzando il clima terrestre ha portato ad una graduale riduzione della copertura dei ghiacci nell’Artico:..L’articolo completo prosegue qui >>> https://it.insideover.com/guerra/quella-nuova-base-degli-usa-per-sfidare-la-russia-nellartico.html

Condividi questo post