Roma, 11 gennaio 2024 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – Il rilancio dell’Italia sul territorio Africano passa dal Piano Mattei, un decreto di cui si sa ben poco ma che potrebbe incidere particolarmente sul piano politico-burocratico.
Con la votazione alla Camera dei deputati si è concluso in questi giorni l’iter del decreto legge sul cosiddetto piano Mattei, decreto che istituisce i meccanismi politico-burocratici per la sua gestione. Il piano Mattei è, fino ad oggi, un oggetto piuttosto misterioso, sia nei contenuti che nelle vere e proprie finalità. A chiarirlo, forse, sarà il successivo passaggio a fine mese nel Vertice Italia-Africa, nel corso del quale saranno finalmente svelati, in collaborazione con i partner africani, alcuni obiettivi della futura cooperazione bilaterale.
L’Italia al centro delle relazioni Africa-Europa
Nelle intenzioni del nostro governo, l’iniziativa dovrebbe avere un contenuto strategico, mettendo l’Italia al centro di un sistema complesso di relazioni fra Africa ed Europa: la funzione di “ponte” o “hub” spesso evocata dalla nostra premier Giorgia Meloni. Ponte di cosa? Per il momento si parla essenzialmente del trasporto di idrocarburi dal Nord Africa e dal Caucaso del Sud (l’Azerbaijan) attraverso il nostro paese verso l’Europa centrale. Un hub energetico, appunto, che nasce dall’emergenza seguita all’invasione russa dell’Ucraina e dal conseguente drastico taglio delle forniture di gas da Mosca.
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