Intervista a Marco De Paolis, procuratore generale

La Spezia, 02 Ago 2018 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di Corrado Ricci – Cancellazione Tribunali militari, tutela vittime militari uranio impoverito..ecco alcuni quesiti posti nell’intervista. Seguiamo. – Nuovo ruolo apicale, stesso refrain al legislatore: urge lavorare alla riforma del codice penale militare per rendere più ficcante l’azione dei magistrati deputati al controllo della legalità negli ambienti con le stellette.

Marco De Paolis, 58 anni, cittadino onorario della Spezia (oltrechè qui residente) per l’impegno profuso nelle inchieste sulle stragi nazifasciste quando era procuratore militare in città, rilancia dalla sua nuova postazione di procuratore generale presso la Corte militare d’appello di Roma, fresco di nomina da parte del Consiglio superiore della magistratura militare.

«Vogliamo essere messi nella condizione di poter lavorare; sono anni che il legislatore trascura la riforma della giustizia militare».

C’è chi vorrebbe cancellare i tribunali militari perché producono poco…«Sarebbe contrario alla Costituzione. Il problema semmai è quello di superare l’irragionevole sbilanciamento che porta la magistratura ordinaria ad occuparsi di reati militari».

Esempi? «I procedimenti sui marò in India, sul ferimento e l’uccisione dei militari italiani soprattutto in missione all’estero, sui reati a sfondo sessuale che coinvolgono militari di sesso femminile».

Chiedono tutela anche le vittime militari dell’uranio impoverito, dell’amianto…«Appunto. Alla magistratura militare devono essere restituite competenze operative nel settore militare che, una certa prassi, ha stoppato. Mi auguro che il nuovo governo trovi spazi per occuparsi della giustizia militare. Senza di essa scomparirebbe il controllo di legalità sulla criminalità militare». L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/procuratore-de-paolis-1.4066415

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