Libia: Quali le forze in campo in Libia e il ruolo dell’Italia

Roma, 05 Lug 2019 – (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) – di B. Maarad C. Scaldaferri – Intorno un complesso intreccio di alleanze e attori, che coinvolge anche Roma e Parigi. Segue. – In Libia, nella lotta tra il premier, Fayez al-Serraj, e il maresciallo Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, c’è un complesso intreccio di alleanze e attori.

Fra tribù, milizie e interessi stranieri, lo scacchiere libico non è mai stato semplice. E si è complicato ancora di più da quando il vento della Primavera araba ha spazzato via, nel 2011, il regime del colonnello Muammar Gheddafi.

La situazione nel Paese. A ovest, nella Tripolitania, l’autorità è stata affidata al fragile governo di accordo nazionale, voluto dall’Onu con l’intesa di Skhirat e sostenuto, almeno sulla carta, dalla comunità internazionale, sotto il comando dell’ex ingegnere civile Fayez al-Serraj.

Dall’altra parte, nella Cirenaica, a est, ha sempre comandato il maresciallo Khalifa Haftar, che con il suo Esercito nazionale libico fece la guerra a Gheddafi, del quale era stato comandante della forza armata, e agli islamisti.

Ogni tentativo di unire il Paese con la diplomazia finora è franato. A poco sono servite la Conferenza di Palermo del novembre scorso e il successivo summit di Dubai del 27 febbraio dove i due principali contendenti si erano promessi di lavorare per elezioni nazionali che potessero dare al Paese una guida legittima.

Chi sostiene Haftar. Dal 4 luglio l’uomo forte della Cirenaica ha deciso di preferire le bombe alle urne, e ha lanciato la sua offensiva su Tripoli. L’articolo completo prosegue qui >>> https://www.agi.it/estero/libia_guerra-5768471/news/2019-07-04/

 

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